Corso di studi
L’audio digitale sta oggi vivendo una nuova primavera, accompagnato da una crescita economica vertiginosamente rapida. Con essa, sono in costante crescita anche le esigenze di nuove competenze. Milioni di brani musicali sono infatti alla portata di tutti, e a pochi click di distanza, accessibili con qualità elevatissima ovunque e in qualunque momento. Per navigare agilmente in questo mare di contenuti, occorrono quindi nuove tecnologie di “music information retrieval” e “music recommendation”.
Sono sempre più richiesti gli stream audio personalizzati, e diventano altrettanto attese tecnologie per la generazione automatica di musica per applicazioni interattive (specialmente in ambito gaming). Anche i social media hanno creato una forte pressione verso una didattica musicale non istituzionalizzata, e verso la composizione e la produzione musicale distribuita e collaborativa (sia a livello professionale che amatoriale). Sono quindi cresciute le esigenze di nuove tecnologie per la produzione musicale assistita, e per la “networked music performance”.
Il progresso tecnologico di questi ultimi decenni ha anche portato a un aumento significativo delle nostre aspettative di qualità dell’esperienza di ascolto. L’audio digitale è infatti diventato ad alta risoluzione, immersivo e spaziale (3D).
Allo stesso tempo è cresciuta enormemente l’attenzione verso il comfort acustico, raggiungibile sia attraverso metodologie di progetto architetturale avanzate, che attraverso un più consapevole condizionamento acustico degli ambienti. Anche sul fronte degli strumenti musicali sono cresciute le aspettative di qualità del musicista professionista e non, con nuove esigenze di personalizzazione e ottimizzazione sia dei vari aspetti timbrici, che radiativi dello strumento stesso.
Per far fronte a queste nuove esigenze tecnologiche, abbiamo recentemente assistito a una proliferazione di servizi per la gestione dell’accesso a contenuti musicali; al moltiplicarsi di soluzioni avanzate per la cattura e la fruizione di musica in audio spaziale e ad alta risoluzione; allo sviluppo di interfacce che combinano il “canale” visivo e quello uditivo. I recenti avanzamenti della ricerca nei diversi settori informatici riguardanti l’elaborazione dei segnali, il “machine learning”, l’acustica computazionale, hanno consentito alla vasta area applicativa dell’acustica musicale di fare enormi passi in avanti in tutte le sue aree di interesse: ad esempio nella caratterizzazione vibratoria, timbrica e acustica di strumenti musicali; nella progettazione di ambienti di ascolto; nello sviluppo di tecniche di cattura e restituzione di contenuti musicali in audio spaziale o immersivo. Vi è inoltre un rinnovato interesse ed entusiasmo verso le nuove tecnologie per la produzione e riproduzione audio da parte delle maggiori aziende mondiali che gestiscono i social media, che producono smartphone, ecc.
La Laurea Magistrale in “Music and Acoustic Engineering” ha come scopo la formazione di esperti e progettisti in tutti questi settori, siano essi consolidati che emergenti, capaci di coniugare in modo sinergico una conoscenza multi-disciplinare che spazia dall’informatica alle telecomunicazioni (in particolare signal processing e reti), dall’acustica computazionale all’analisi numerica, dall’elettroacustica all’acustica vibratoria e ambientale.
L’obiettivo principale del Corso di Laurea Magistrale in “Music and Acoustic Engineering” è quello di formare esperti e tecnici progettisti con una profonda preparazione e una forte attitudine alla soluzione di problemi inerenti l’audio (segnali musicali, vocali o sonori in generale), l’acustica (campi acustici, strutture vibranti e riverberanti), e la musica (rappresentazioni e modellazione di contenuti musicali e segnali ad essi associati). ÈGli studenti in Music and Acoustic Engineering approfondiscono le conoscenze in
- audio: acquisizione/ripresa, elaborazione, analisi, sintesi, resa/restituzione/diffusione, classificazione, archiviazione/organizzazione, rappresentazione e pubblicazione;
- musica: analisi, classificazione, annotazione, trascrizione, organizzazione, modellazione/rappresentazione, visualizzazione, assistenza alla composizione/orchestrazione/arrangiamento/produzione;
- acustica: analisi, controllo, caratterizzazione, miglioramento/ottimizzazione e progettazione di strumenti musicali, di ambienti d’ascolto e di sistemi vibranti in generale.
Si può accedere alla Laurea Magistrale in “Music and Acoustic Engineering” dopo un Corso di Laurea triennale (o equipollente), preferibilmente nel settore dell’Ingegneria dell’Informazione.
Il corso di Laurea Magistrale prevede due indirizzi, identificati dalle sigle MCR e MMI. L’indirizzo MCR (Acoustic Engineering) è offerto presso il Campus di Cremona (link Sedi), e si focalizza sull’acustica computazionale, vibratoria, musicale e ambientale. L’indirizzo MMI (Music Engineering) è offerto presso il Campus di Milano Leonardo (link Sedi), ed è dedicato ai vari aspetti dell’informatica musicale, all’elaborazione dei segnali audio e multimediali, al “Music Information Retrieval” (MIR) e alle tecnologie per la produzione musicale.